DEEPFAKE: TRA OPPORTUNITA' E PERICOLI
Negli ultimi anni si sente spesso parlare di deepfake. Ma di cosa si tratta? In poche parole sono in genere video o immagini creati con l’intelligenza artificiale così realistici da sembrare autentici.
In questo articolo vogliamo dare consapevolezza e consigli su un ambito della vita digitale di cui non si parla molto, ma spesso lo si incontra tra una scrollata e un’altra sui vari social non solo pubblicità.
Lati positivi
Si possono utilizzare in vari ambiti:
Cinema - possono “riportare in vita” attori scomparsi o ringiovanire un volto.
Marketing - permettono di personalizzare messaggi pubblicitari in modo innovativo.
Divulgazione - possono rendere più coinvolgenti ricostruzioni storiche o scientifiche.
Satira - vengono spesso usati per creare parodie.
Lati negativi
Rischiano di farci perdere fiducia in ciò che vediamo online:
Possono diffondere fake news che ci possono ingannare dando un’occhiata superficiale e attirano il nostro click.
Possono essere usati per truffe e ricatti imitando la voce o il volto di una persona, oltre alle già insistenti chiamate dei call center.
Possono violare la privacy, inserendo il volto di qualcuno in video senza consenso provocando danni alla propria reputazione.
Come riconoscerli e difendersi
1. Allenare occhio e orecchio: scorgere movimenti innaturali o percepire un tono “metallico”
2. Verificare le fonti: cercare una notizia su siti affidabili e indipendenti tra loro
3. Aggiornare i software: utile anche per difendersi dai virus informatici
4. Diffidare da contenuti “clickbait”: c’è una buona probabilità che sia manipolato
5. Proteggere la propria immagine: fare attenzione alla condivisione di proprie immagini e/o informazioni personali
6. Educazione digitale: non credere a tutto ciò che vedi online e avere senso critico
Considerazioni finali
I deepfake sono una tecnologia affascinante: da un lato aprono nuove possibilità creative, dall’altro ci ricordano che il digitale non è sempre sinonimo di verità. Come per tutte le innovazioni, la differenza la farà l’uso che sceglieremo di farne.
Autore: Andrea Lucchetta