Dietro la copertina. Intervista a storytelling comic school

Dietro i portoni di Ground Control Coworking si possono nascondere mille sorprese.

Varcato l’ingresso basta vedere i numerosi biglietti da visita delle realtà e dei professionisti che abbiamo il piacere di accogliere tra le nostre mura, e di questo siamo molto orgogliosi.
Tra queste realtà, un nostro vanto è quello di ospitare le aule della Storytelling Comic School, scuola di fumetto made in Treviso che ha l'obiettivo di formare e seguire i futuri autori della nona arte.

Le librerie che riempiono i nostri corridoi sono infatti colme, grazie alla loro collaborazione, non solo di libri, ma di fumetti e film che potete prendere per le vostre pause oppure da portare con voi tramite il nostro servizio di Open Library.

Abbiamo avuto recentemente il piacere di fare due chiacchiere con Andrea Sponchiado, fondatore della scuola, e gli insegnati Massimo Perissinotto e Simona Tell, per raccontarci della nascita di questo progetto, di quello che la scuola offre e dei professionisti che ne fanno parte.
A loro la parola.

Ground Control Coworking come vostra sede, come mai questa scelta?

Andrea.
È stato un susseguirsi di coincidenze: avevo un consulente che mi seguiva e mi sono trovato qua al Ground Control per una consulenza. Questo posto aveva un senso logico, dava la possibilità di essere in un posto dove tutto è compreso, senza preoccuparsi di spese per rifiuti, riscaldamento, pulizie ecc.
All’inizio lo prendevamo solo per le ore di lezione che facevamo, pagavamo solo per quello che ci serviva, poi con il tempo la cosa si è consolidata e ci siamo allargati.
Con la logica di farlo vicino al centro ci tornava utile, è stata una buona serie di coincidenze.

Da quanto c’è la scuola e come è nata questa idea?

Andrea.
Dal 2019, questo è il quarto anno di attività. Io e Massimo ci conosciamo perché ho seguito un corso di fumetto da lui ed è stato prima mio maestro, siamo stati co-autori e poi abbiamo deciso di intraprendere questa avventura assieme quindi siamo diventati co-insegnanti.
Quella della scuola era un’esigenza che avevamo assieme, alla fine ho fatto il passo dal punto di vista dell’investimento ma per il resto l’abbiamo costruita insieme.

Massimo. L’idea della scuola è stata di Andrea, ci trovavamo d’accordo nel tentare un approccio diverso sulla didattica del fumetto e quindi di fare una scuola che fosse diversa: un numero chiuso di massimo 10 allievi per classe così da seguirli a livello individuale con le loro attitudini e passioni.
Seguendo bene gli allievi tiriamo fuori il massimo dalle loro potenzialità in modo da dare a un autore tutti gli strumenti per scrivere una storia, disegnarla e pubblicarla.

Spesso le scuole hanno un programma molto rigido, dal quale non escono fuori personalità, escono dei bravi tecnici e secondo me il fumetto ha sì bisogno di tecnici ma anche di gente che abbia qualcosa da dire attraverso il fumetto.
Le grandi scuole hanno 90 persone per anno e nel giro di 5,6 anni escono magari 2 potenziali professionisti; noi con un numero molto minore abbiamo già degli autori bravi, una,
Elisa Biondo, quest’anno ha pubblicato il suo primo libro “Ricordi di cristallo”.

In questo momento stiamo costruendo una rivista in cui i ragazzi muoveranno i loro primi passi nel mondo del fumetto, purtroppo quasi tutte le altre scuole, finiti i corsi, abbandonano gli allievi anche perché sarebbe impossibile seguirli, mentre per noi no.

Andrea. Da noi oltre a Simona e Massimo c’è anche Paolo Antiga che è il docente più legato al disegno; lui ha studiato alla scuola di Milano e ha pubblicato per Edizione Inkiostro, Bugs Comics e ora sta lavorando per la Francia. Poi abbiamo il corso di pittura che è tenuto da Alessandro De Bei.
C’era un bisogno di togliermi dalla parte di insegnamento dovendo gestire anche tutto il resto, in più abbiamo visto che questo triduo funziona molto bene perché Paolo si occupa di disegno vero e proprio, Massimo di come si scrive un fumetto e Simona fa un po’ da trait d’union con tutta la parte tecnica legata alla messa in scena.

Massimo. Il fumetto è una cosa molto particolare e stratificata, copre tantissimi aspetti che vanno oltre il raccontare una storia disegnando; è un linguaggio che ha al suo interno altri linguaggi, è un contenitore di tantissime cose ed è quello che cerchiamo di far capire agli allievi.
Il nome della scuola, “Storytelling”, spiega qual è il nostro manifesto: raccontare attraverso le immagini, non solo disegnare. Il disegno copre una parte importante, si disegna molto ma soprattutto si scrivono storie e si capisce come si deve raccontare.

Andrea. VIttorio Giardino diceva che era come scrivere elevato al cubo, fai il lavoro che fanno nel cinema ma da solo.

Avete tutti una formazione legata al fumetto?

Massimo.
Non c’era prima, io sono del ‘66, quando ero in età da scuola non esistevano le scuole del fumetto.
Ti dirò di più, la seconda scuola di fumetto in Italia nel 1990 era proprio a Treviso, la prima era la scuola del fumetto di Milano, a Treviso c’era invece la scuola dell’AICS (associazione italiana cultura e sport) e sono rimasti per 3 anni, dal 91 ho insegnato in quella scuola.
Prima c’erano autori molto anziani, era come se mancasse un pezzo generazionale, c’erano o loro o io che all’epoca ero giovane, mancava quel pezzo tra chi aveva 60 anni e chi 30.

Andrea. Io personalmente ho studiato tutt’altro, Chimica, poi ho fatto i corsi con Massimo e con il confronto abbiamo trovato il metodo che abbiamo portato qui.

Simona. Io sono l’ultima arrivata del team, ho iniziato qui quest’anno. Sono cresciuta in Lombardia, mi sono poi trasferita in Friuli Venezia-Giulia dove ho fatto il liceo d'arte e in seguito mi sono laureata al D.A.M.S. con indirizzo cinema, che contemplava sia la critica cinematografica che il restauro. Ho sempre studiato tutto ciò che è la costruzione e ideazione delle storie; ho fatto per anni la visual merchandiser sia in Italia che all’estero.
Per il fumetto ho imparato per passione da autodidatta ma partire da un liceo d’arte mi ha aiutato per le basi e aver fatto un percorso universitario incentrato sulla narrativa ha aggiunto l’altro pezzo; ho messo insieme queste cose.
Ho conosciuto Andrea e Massimo a una fiera, e abbiamo visto che c’era una visione molto simile della proposta culturale che si vuole dare ai ragazzi, hanno detto “proviamo, vediamo come va con una persona diversa all’interno del team” quindi ora tra le altre cose insegno qui e sono molto contenta.

Come vi siete appassionati al fumetto?

Simona.
Per me il mondo del fumetto, dell’illustrazione e del cinema d’animazione sono grandi passioni che ho fin da piccola, queste sono le tre cose con cui sono cresciuta. Ho sempre avuto grande passione per il cinema di mostri per cui queste cose sono una sorta di grande creatura mostruosa che mi accompagna fin da piccola.
Tutto ciò che era storia e racconto messo in chiave visiva è sempre stato parte di me.

Andrea.
Come tutti leggevo i topolino in vacanza, ma la botta vera mi è arrivata con l’uomo ragno in seconda superiore dopo aver visto Spider Man 2 di Raimi e da là è stato un amore che non mi ha più lasciato.
Con la lettura mi è entrata la voglia anche di farli e di raccontare storie, infatti poi ho trovato Massimo.

Massimo. Sono di una generazione dove c’erano 2 canali televisivi, in bianco e nero; leggere era l’unica cosa che potevi fare, è stata una spinta naturale. Ero curioso, leggevo e scrivevo a 4 anni, i libri per me erano oggetti misteriosi, cosa c’è dentro un libro? Cosa vogliono dire tutte queste parole e lettere che non capisco? Una grande curiosità, quello mi ha spinto, e avere poca scelta.

Un fumetto che, a pelle, consigliate.

Massimo.
Porca miseria! Difficile, tutti noi abbiamo il nostro fumetto di culto. Uno che consiglio è degli anni 70, lo stanno ristampando adesso, è “Lo Sconosciuto” di Magnus.

Andrea. Io propongo sempre questo: “Tutto ricominciò con un’estate indiana” di Manara e Pratt, secondo me c’è tutto dentro.

Simona. E io esco dal paese e proporrei “Qui” di Richard McGuire che è qualcosa di diverso ma dimostra quanto il fumetto possa essere altro da quello che una persona si immagina.

Massimo. Possiamo consigliare anche nostri libri?

Assolutamente ci mancherebbe!

Simona.
Il mio si intitola “Orrore e Pregiudizio", è un libro che parla dei mostri del cinema, abbastanza ironico, che utilizza la mia esperienza critica e la ribalta: utilizzo in chiave ironica una serie di racconti sul mostruoso parlando di queste creature e cercando di far capire cosa c’è dietro allo schermo.
È un libro illustrato, per ogni creatura c’è un’illustrazione umoristica con il taglio tipico della vignetta.

Andrea. Io quest’anno, dopo 10 anni, ho pubblicato due cose: “Holoscout” che è un fumetto horror ispirato dal cinema dei cannibali ma senza cannibali e l’altro è un romanzo noir ambientato a Mestre chiamato appunto “Mestre Romantica” uscito a maggio di quest’anno.

Massimo. Io invece consiglio un libro che non è mio ma che ho editato io, l’ho curato dalla sceneggiatura fino al disegno, si chiama “Mr Loop” e dovrebbe essere uscito oggi. Sceneggiato da Alberto Lavoradori e disegnato da Mauro Cicarè.

Recentemente ho avuto la possibilità di partecipare a una lezione del corso di “Scrittura creativa attraverso i generi” tenuta da Massimo.
Massimo ha una forte presa sugli studenti, si vede che conosce singolarmente le loro attitudini e i loro gusti, fa domande e consiglia a ognuno di loro fumetti, libri, film e serie propedeutiche al corso ma che sa incontreranno il loro interesse. Il clima durante la lezione invoglia molto il confronto, ci si scambiano opinioni ma non si va mai alla deriva sull’argomento trattato.
Da Massimo traspare una folta conoscenza del mezzo e dei generi, ma soprattutto la voglia di condividere con gli altri questa sua conoscenza.

Andrea è stato fin da subito disponibile descrivendomi i programmi, dandomi tutte le informazioni sui corsi e facendomi partecipare a una lezione gratuita; cura nel dettaglio ogni aspetto di questa sua creazione e parla con orgoglio del percorso fatto da lui e da il suo team.

Con Simona ho avuto l’occasione di parlare solo durante l’intervista, ma già da quello si nota un forte entusiasmo e interesse nel partecipare a questo progetto e una passione nel far aprire le persone alle storie tramite il racconto e la narrazione in tutte le sue forme.

L’aria che si respira dentro Storytelling Comic School è dell’artigianalità nel suo lato più positivo, di una fucina che sforna artieri completi e non addetti ad una linea di assemblaggio. Ma soprattutto si tratta di un ambiente che, in pieno stile Ground Control, risulta subito familiare e "di casa”.

Che vogliate iscrivervi ai loro corsi per entrare professionalmente nel mondo del fumetto o per interesse, si tratta di una realtà che consiglio sia agli appassionati sia soprattutto a chi appassionato non lo è, perchè di sicuro lo diventerà.

Ringrazio profondamente Andrea, Simona e Massimo per la disponibilità e per l’intervento. Di seguito dove potete trovarli.

Storytelling Comic School
Andrea Sponchiado: Sito, Instagram
Simona Tell: Sito, Instagram
Massimo Perissinotto: Facebook

Autore dell’articolo: Giuseppe Narduzzo